Livello consigliato: A2/B1

Gli studenti dovrebbero avere familiarità con il passato prossimo, l'imperfetto, e un vocabolario di base legato alla cucina e alle festività.

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LETTURA

Com'è nato uno dei dolci tradizionali più consumati durante la festività pasquale? Scoprilo con noi, tra realtà e leggenda...

La nascita della colomba di Pasqua ha, come molte ricette famose della tradizione italiana, una spiegazione leggendaria e una storica.

La leggenda dice che l'origine della colomba risale all'epoca longobarda, quando il re Alboino, durante l'assedio della città di Pavia (durato tre anni), ricevette in dono dalla popolazione un pane dolce a forma di colomba come simbolo di pace.

Secondo un altro racconto, il primo autore del dolce fu San Colombano, un monaco irlandese che fondò molti monasteri in Europa.

Questo santo arrivò alla corte dei re longobardi, che lo invitarono a un pranzo ricco. La regina Teodolinda fece preparare una montagna di leccornie e carni gustose, ma San Colombano non voleva trasgredire la regola dell'astinenza dalla carne durante la Quaresima.

Per risolvere la situazione, il monaco accettò di mangiare solo dopo aver benedetto il cibo. Quando impose le mani, i piatti di carne si trasformarono in bianche colombe di pane!

Un dolce “riciclato”

L'idea di creare e vendere la colomba di Pasqua come la conosciamo oggi è nata negli anni '30, da un'idea del pubblicitario Dino Villani.

Come? Pensò di riciclare lo stesso impasto del panettone e gli stessi macchinari. L'innovazione fu la forma del dolce (una colomba) e la superficie con glassa all’amaretto e mandorle.

Il risultato? Un grande successo!

Gli ingredienti della “vera” colomba

Nel 2005 il Ministero ha dato delle direttive chiare: per chiamarsi "colomba", il dolce deve contenere burro (e non altri grassi), essere preparato in tempi specifici, e avere una glassa particolare (che può variare secondo la ricetta).

Se non rispetta queste regole, non può essere venduto come "colomba", ma solo come "dolce pasquale".